ECCO L’UNIVERSITA’ SAN RAFFAELE, NUOVA OPPORTUNITA’ PER SULMONA E CENTRO ABRUZZO

“L’università telematica San Raffaele, il progetto Casa Italia e il masterplan regionale, sono una grande opportunità per la città di Sulmona e per il territorio”. Il consigliere regionale Andrea Gerosolimo era sicuramente tra i più felici dell’inaugurazione della sede sulmonese dell’Università telematica del gruppo S.Raffaele, nella cerimonia ufficiale che si è svolta questa mattina nella sala del Cinema Pacifico. “Abbiamo lavorato sodo per due anni, io ed il sindaco Annamaria Casini, per ottenere questo risultato ed oggi sicuramente è un bel giorno per la città e per il Centro Abruzzo – ha proseguito Gerosolimo – questa occasione di collaborazione con il San Raffaele apre la città e il nostro territorio a nuove prospettive, ad ulteriori collaborazioni ed opportunità”. In particolare con i ringraziamenti al magnifico rettore dell’Università San Raffaele, Enrico Garaci e all’intero gruppo, Gerosolimo ha voluto aggiungere un particolare pensiero di gratitudine a Sergio Pasquantonio, presidente del consiglio d’amministrazione dell’Università telematica. “E’ un sulmonese doc, molto legato alla nostra città e sono grato a lui perché fin dal primo momento ha accolto la nostra idea di una sede dell’università san Raffaele qui a Sulmona” ha concluso il consigliere regionale. Anche il sindaco Casini ha ringraziato quanti hanno reso possibile raggiungere questo traguardo di cui sicuramente i giovani della città e del territorio potranno beneficiare. “La grande disponibilità delle istituzioni regionali e del comune di Sulmona per questo importante progetto” è stata sottolineata dal rettore Garaci che ha ricordato l’utilità ed i vantaggi di disporre di una università telematica per quanti, per motivi di lavoro soprattutto, non possono frequentare regolarmente corsi universitari ma possono seguire i corsi in via telematica e poi dare esami nelle sedi delle varie facoltà. La sede sulmonese sarà ospitata nei locali del Liceo Artistico Mazara, messa a disposizione dalla dirigente del Polo umanistico, Caterina Fantauzzi. Il vescovo Michele Fusco ha ricordato ai giovani presenti di farsi protagonisti della vita sociale proprio attraverso l’arricchimento della loro formazione culturale. “La cultura è sempre ingrediente essenziale nella formazione di ogni persona e la cultura può aprirvi al futuro e donarvi soddisfazioni” ha spiegato monsignor Fusco. Prima della proiezione del film “Caravaggio”, il professore Claudio Strinati ha messo in evidenza lo stretto legame tra la figura del grande pittore Michelangelo Merisi, detto Caravaggio e la figura del poeta Ovidio. “Il mito ovidiano di Narciso rappresenta un po’ tutti gli artisti che s’innamorano della propria immagine, gli artisti sono narcisi, perché devono amare anzitutto sé stessi per fare qualcosa per gli altri. Questo il nesso tra Caravaggio e Ovidio – ha spiegato Strinati –  Caravaggio visse e crebbe in un ambiente molto colto e raffinato dove l’immagine di Ovidio era molto viva e molto apprezzata, quindi anche Caravaggio è un po’ figlio del poeta di Sulmona”.