DA GIUGNO SERVIZIO MENSA SOSPESO PER LAVORI NELL’ASILO ISOLA FELICE, PROTESTE DI ITALICA

Da giugno non potranno disporre del servizio mensa i bambini accolti nell’asilo Isola Felice di via della Cornacchiola. A denunciarlo ĆØ il movimento Italica. “A Sulmona, a quanto pare, i figli degli amministratori sono giĆ  cresciuti e nessuno si occupa dei bambini degli altri che, dagli 11 mesi ai 3 anni, sono accolti nellā€™asilo Isola felice di viale della Repubblica e da giugno si vedranno negato il servizio mensaā€ protesta Alberto Di Giandomenico, coordinatore del movimento. “Per lā€™avvio dei lavori di adeguamento del nido, per un importo, di circa 400mila euro, si preannuncia quindi un altro disservizio a scapito di molte famiglie sulmonesi: lā€™uscita dei bimbi dal nido giĆ  alle ore 13.30 ovvero 3 ore e mezzoprima del previsto con disagi e preoccupazioni ulteriori per i genitori” spiega Di Giandomenico.ā€œDa isola felice ad infelice, poveri genitori! Tutto il giorno al lavoro e ora devono anche cercare un’altra sistemazione per i loro piccoli, spesso senza nonni o con poche disponibilitĆ  economiche. Saranno costretti a fare salti mortali per trovare una soluzione – sottolinea il coordinatore del movimento ā€“ Il Comune dovrebbe garantire queste famiglie che hanno affidato i loro piccoli al nido Isola felice. Un primo gruppo di bambini verrĆ  trasferito la prima settimana di giugno nella scuola di via Lā€™Aquila dove non cā€™ĆØ refettorio e dunque niente servizio mensa”. “Molti genitori sono in difficoltĆ  anche per altro, perchĆ© i lavori comprometteranno persino il campo estivo programmato da tempo ā€“ aggiunge il portavoce di Italica – A nome di queste famiglie mi permetto di chiedere al Comune dā€™intervenire e di garantire il sevizio mensa per questi bambini e cosƬ le attivitĆ  estive che tengono impegnati i giovanissimi sulmonesi” conclude Di Giandomenico, chiedendo come facciano i genitori che lavorano tutto il giorno a tenere i loro figli senza nonni e con poche disponibilitĆ  economiche. Da qui un appello perchĆ© siano considerate le necessitĆ  delle famiglie e tutelati i bambini, che in qualsiasi comunitĆ  sono sempre i soggetti piĆ¹ deboli e quindi piĆ¹ bisognosi di attenzione.