UN FIUME DI GENTE PER DIRE NO A CENTRALE E GASDOTTO SNAM (video)

Un fiume di gente, variopinto e pieno di vita che per tre ore ha attraversato la città, da piazza Capograssi a piazza Garibaldi, ha ribadito il no della città e del territorio alla centrale e al gasdotto Snam, in una manifestazione che non è esagerato definire storica. In tutto seimila persone hanno sfilato per tre ore, riempiendo di colori, suoni e slogan, le vie del centro storico. In tutto sono state quattrocento le adesioni alla manifestazione tra istituzioni, movimenti e associazioni ambientaliste, club culturali, organizzazioni sindacali, partiti e gruppi politici. Un grande successo culminato nell’ingresso in piazza Garibaldi con le campane della vicina chiesa di S.Francesco della Scarpa che hanno suonato a distesa. Il vescovo Michele Fusco ed alcuni sacerdoti della diocesi di Sulmona-Valva hanno partecipato al lungo corteo. “Noi ascoltiamo continuamente la sofferenza e le difficoltà di questa gente, per questo motivo insieme con loro condividiamo questa protesta. Ho condiviso con il comitato anche le ragioni della protesta – ha spiegato il vescovo – chiedo alla Snam di farsi presente sul territorio e di chiarire il progetto ed eventuali pericoli e tutto ciò che andrà a fare su questo territorio”. “Questo clima e questa straordinaria partecipazione ci fanno ben sperare che il governo finalmente ci potrà ascoltare. Oggi qui a Sulmona ci sono migliaia di persone, non solo della Valle Peligna, arrivate da tutta Italia e da tutte le regioni che manifestano contro un impianto, quello della centrale a gas e contro una politica energetica ormai ritenuta obsoleta e dannosa per le comunità. E’ la battaglia per il futuro di un paese e per il futuro di un territorio” ha sottolineato il sindaco Annamaria Casini. Con il sindaco di Sulmona hanno sfilato una trentina di sindaci provenienti dai vari comuni peligni e del Centro Abruzzo. Accanto a loro il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, il sottosegretario alla giunta regionale Mario Mazzocca, il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio e il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. Sia Lolli che Mazzocca hanno assicurato che la Regione continuerà la battaglia contro il progetto Snam, costringendo il governo a riaprire la vertenza e a ripensare le scelte compiute finora. In corteo anche senatori e deputati di vari partiti e movimenti. “La grande partecipazione a questa manifestazione deve dare un indirizzo al governo che deve prendere atto che la volontà dei cittadini è altra. La volontà di una grande multinazionale deve essere condivisa con le persone che vivono nel territorio. Questo è un grande punto di arrivo, perché questa lotta va avanti da oltre dieci anni ed una mobilitazione del genere su questo tema non si era mai verificata – ha commentato la senatrice sulmonese del M5S, Gabriella Di Girolamo – Un popolo che difende in questo modo il proprio territorio è già una grande vittoria. Per il resto ci penserà la politica”. Soddisfatto della straordinaria partecipazione popolare Augusto De Sanctis, del movimento H2O, tra i principali organizzatori della manifestazione che ha ricordato la vittoria già ottenuta dalla mobilitazione dei cittadini nella vicenda di Ombrina. Mentre Giovanna Margadonna, portavoce dei comitati sulmonesi per l’ambiente, ha ricordato che “il territorio peligno non è in vendita, la battaglia contro centrale e gasdotto adesso andrà avanti con più forza ancora”. Margadonna ha chiamato i cittadini a non abbassare la guardia su centrale e gasdotto, nocivi per la salute e per l’ambiente. “Non siamo terra di conquista, né colonia della Snam – ha concluso Margadonna – siamo cittadini e non sudditi, perciò adotteremo ogni mezzo democratico per combattere e vincere questa battaglia”.