GESTIONE RISERVA GOLE DI S.VENANZIO DI RAIANO, L’OPPOSIZIONE CHIEDE CHIAREZZA
Da oltre un anno la Riserva Regionale delle Gole di San Venanzio di Raiano è senza un direttore, a causa delle dimissioni del direttore Maria Concetta Amoroso. A denunciare il caso sono i consiglieri comunali Innocenzo Pizzica, Giannenrico Zepponi e Antonio Di Berardino. “Abbiamo letto, a tal proposito, alcune dichiarazioni del sindaco di Raiano, Marco Moca e del responsabile dell’associazione “Ambiente e è Vita”, Patrizio Schiazza, con le quali si cerca di argomentare con varie e diverse motivazioni le ragioni che hanno impedito l’avvio del procedimento di evidenza pubblica per la nomina di un nuovo direttore. A loro dire è colpa di una legge regionale che non arriva e in attesa della quale si è ovviato in altro modo per garantire una gestione ottimale della Riserva – spiegano i tre consiglieri comunali – può essere, ma abbiamo forti dubbi e perplessità di ritenere tali motivazioni del tutto valide, in ragione del fatto che c’è una legge istitutiva della Riserva che affida al Comune la gestione, avvalendosi, per la parte operativa, di associazioni e altri soggetti esterni. In tale contesto e per l’assetto che si è voluto dare alla Riserva di Raiano, la figura del direttore è una figura importante, diretta espressione della Giunta e del Consiglio comunale, con il ruolo di dare le direttive al soggetto operativo affidatario per l’attuazione dei “programmi annuali di attuazione individuati dal Consiglio Comunale e deliberati dalla Giunta Municipale”. Una figura, quindi, di fiducia dell’Ente e al quale risponde totalmente per la sua funzione e che nulla a che vedere con il soggetto operativo esterno, sia esso associazione, ente, cooperativa”. Per i consiglieri invece le perplessità riguardano il fatto che “non si nomina un nuovo direttore con una procedura di evidenza pubblica, ma si “incarica” l’associazione, che attualmente svolge il ruolo di gestione operativa, di individuare una “figura che, per capacità tecnica ed esperienza amministrativa, sia idonea al raggiungimento degli obiettivi prefissati nell’ambito degli indirizzi programmatici che l’amministrazione comunale definirà con i Piani di gestione relativi alle annualità di riferimento….”: in sostanza una figura coordinatore-direttore, come da delibere della Giunta municipale.
Con oneri a carico del “Piano di riparto annuale delle spese correnti previste nel Piano di Gestione”. Straordinario ed innovativo: al controllato viene demandata la scelta del controllore. Oltretutto ad un’associazione che ha avuto un primo affidamento di due anni nel 2012, a seguito di procedura di evidenza pubblica, e che nel 2014 ha beneficiato di una proroga, senza gara, di cinque: caso più unico che raro. Alla stessa associazione, attraverso delibere aventi all’oggetto integrazioni alla Convenzione stipulata con la stessa, mai passate in Consiglio, si affida anche il compito di redigere il Piano di Assetto Naturalistico, stanziando a tal fine 10.000,00 dei Fondi Ordinari 2018 erogati dalla Regione per i servizi e le manutenzioni del caso ordinari.Un compito prettamente professionale, non previsto dalla Convenzione, anzi in contrasto con la stessa per quanto previsto dagli art. 2 e 5, nel senso che i gli affidatari di “svolgere i servizi illustrati e contenuti nei Piani di Assetto Naturalistici delle Riserva” o beneficiari degli eventuali “finanziamenti concessi dalla Regione Abruzzo….per l’esecuzione di opere previste dai Piani di Assetto Naturalistici”, a nostro parere non possono essere gli stessi che redigono il PAN”. Per i tre consiglieri quindi “sarebbe opportuno, invece di ripetere le solite litanie sui risultati raggiunti in questi anni, noti maggiormente agli interessati, porre maggiore attenzione ai ruoli delle parti ed all’applicazione delle norme”.