LA MADONNA “BLINDATA” SCAPPA IN PIAZZA DAVANTI A DIECIMILA PERSONE

Le nuove misure di sicurezza, i controlli ai varchi di accesso in piazza Garibaldi e il piano di ingressi regolamentati non hanno impedito a sulmonesi e a tanti turisti di mancare il loro appuntamento con la tradizione pasquale. La Madonna è tornata a “scappare” anche questa mattina in piazza Garibaldi, con il suo carico di fede e di speranza, cancellando così le apprensioni che sempre accompagnano il rito, ma anche le preoccupazioni dei giorni scorsi per l’applicazione della Circolare Gabrielli in materia di sicurezza e i relativi adempimenti organizzativi. A mezzogiorno il rito è tornato a compiersi. Passaggi consolidati. Da sempre. L’annuncio di San Giovanni e San Pietro della resurrezione del figlio alla Vergine, chiusa nel suo dolore nella chiesa di San Filippo. Poi l’uscita di Maria, il suo lento incedere fino alla vista del Risorto nei pressi dell’acquedotto medievale, fino all’altezza del Fontanone. Qui la corsa: una decina di interminabili secondi, nei quali ci sono il lavoro e le speranze di un anno intero. Una decina di interminabili secondi che fa trattenere il fiato. È stata una corsa bella. Di quelle che lasciano presagire un anno buono, per i raccolti e la città, secondo la tradizione contadina che si accompagna al rito. Qualcuno l’ha definita peretta. Sulle braccia della quadriglia, composta da Vincenzo Valentini, Fabrizio Centracchio, Fabrizio Litigante e Domenico Giovannucci, la statua della Vergine Maria, dismesso l’abito del dolore e preso quello della speranza, è andata all’abbraccio col Cristo risorto. Alla guida della quadriglia, per la prima volta, Andrea Rapone. Una manciata di secondi difficili da raccontare, anche per chi li vive da sempre. “È sempre un’emozione grande, indescrivibile”, è stato il commento di Andrea Rapone, al termine della corsa. “Sapere, però, che correvo accanto a mio padre mi ha tranquillizzato. Ringrazio tutta la Confraternita, Pietro Ciccarelli, il nostro Presidente, e il Cappellano, Don Ramon, che mi hanno permesso di guidare la Madonna”. Per la prima volta ad assistere alla sacra rappresentazione anche il nuovo vescovo della Diocesi di Sulmona-Valva, monsignor Michele Fusco. “Ho provato un’emozione molto forte, soprattutto nel vedere la carica che i confratelli avevano in quel momento e che hanno trasmesso anche a me”, è stata la riflessione del presule, al termine della sacra manifestazione. “Penso che il significato più bello dell’incontro tra la Madonna e il Cristo risorto sia proprio questa gioia che viene trasmessa a tutti e che va oltre questa piazza”.

Annalisa Civitareale