METANODOTTO, 11 PARLAMENTARI PENTASTELLATI CHIEDONO IL RINVIO DELLA RIUNIONE DEL 4 APRILE

Gli 11 parlamentari del Movimento 5 Stelle chiedono il rinvio del confronto conclusivo per la realizzazione sull’iter riguardante l’istanza di autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’opera denominata “Metanodotto Sulmona-Foligno. Lo fanno con un documento inviato alla Presidenza del consiglio dei ministri dipartimento per il coordinamento amministrativo in cui sostengono che “a pochi giorni dalla notizia delle dimissioni del Presidente del Consiglio Gentiloni sia doveroso sollevare dubbi sulla legittimità procedurale che riguarda qualsiasi atto del Governo conseguente ad un atto politico”. Infatti, a seguito delle dimissioni sopra citate, il Governo rimane in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, cioè di atti indifferibili ed urgenti e, quindi, estranei all’esercizio dell’indirizzo politico.
“In questo caso non siamo di fronte all’esercizio di affari correnti o indifferibili”, incalzano i pentastellati eletti in Abruzzo, “bensì trattasi di una procedura attivata per porre rimedio, attraverso una decisione necessariamente politica, al diniego di una delle amministrazioni coinvolte, ovvero Regione Abruzzo”. Gli esponenti del Movimento 5 Stelle rammentano quindi che da pochi giorni si è insediato il nuovo Parlamento, in seguito alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 che ha determinato uno scenario politico sicuramente differente dal precedente.
“È del tutto evidente”, concludono gli 11 firmatari del documento, “che l’attuale Governo dimissionario non ha alcuna legittimazione a proseguire l’iter autorizzatorio di un’opera dichiarata strategica in quanto il presupposto di ogni attività di Governo è l’iniziale fiducia accordata dalle Camere.
Si chiede, quindi, di non procedere alla riunione del 4 Aprile 2018 e rimandare ogni atto al prossimo Governo che ottenga la fiducia del Parlamento”.