NUOVA GRANA TRA COMUNE E COMANDANTE LITIGANTE, INTERROGAZIONE DI RANALLI E BIANCHI

Scoppia una nuova grana tra l’amministrazione comunale e il comandante di Polizia locale, Antonio Litigante, già in vertenza con il Comune per il mancato riconoscimento del ruolo di dirigente. Infatti il comandante avrebbe pensato di restare in servizio nonostante abbia maturato i requisiti per la pensione. Ad accendere la miccia è un’interrogazione dei consiglieri comunali Fabio Ranalli ed Elisabetta Bianchi. “Si è avuta notizia che il Comune di Sulmona non starebbe rispettando  e facendo rispettare la normativa vigente in materia di collocazione in pensione dei dipendenti” scrivono i due consiglieri. I due interroganti ricordano che con decreto legge sul pubblico impiego del 2013 e con il decreto legge sulla pubblica amministrazione è stata resa strutturale la risoluzione unilaterale nei confronti dei lavoratori che hanno raggiunto la massima anzianità contributiva. “Il limite ordinamentale per la permanenza in servizio può essere superato solo per consentire il perfezionamento del diritto ad una prestazione pensionistica” sottolineano Ranalli e Bianchi, citando le norme di legge. Inoltre fanno notare che esiste una circolare della Funzione pubblica, la numero 2 del 2015, che ha individuato limiti e modalità per il pensionamento d’ufficio dei dipendenti pubblici. I due consiglieri di minoranza chiedono quindi di sapere se il Comune stia provvedendo al pensionamento del comandante, se intenda intraprendere azioni al riguardo, avendo il comandante maturato requisiti anagrafici e contributivi e se il Comune intenda indire un bando pubblico per ricoprire il ruolo di comandante della Polizia locale avente requisiti e titoli previsti dalla legge. Per adesso l’unica reazione all’interrogazione è quella dell’assessore al Personale, Cristian La Civita. “Per me l’interrogazione è inesistente. Se i due consiglieri comunali ritengono di denunciare gli uffici perché non starebbero rispettando la legge lo facciano” replica La Civita, ritenendo infondata l’iniziativa di Ranalli e Bianchi. Secondo l’assessore, nonostante le norme citate dai consiglieri, il Comune non potrebbe far nulla per collocare in pensione il comandante.