UFFICIO SISMA A RILENTO, MENCHINELLI (FORZA ITALIA): PENALIZZATI CITTADINI E IMPRESE

E’ grave la situazione di stallo dell’ufficio sisma del Comune di Sulmona. A lanciare un nuovo grido d’allarme per cittadini e imprese che attendono da mesi lo sblocco delle pratiche è Antonio Menchinelli, coordinatore locale di Forza Italia. “Questa situazione oltre a paralizzare l’esame delle pratiche, sta portando ad enormi ritardi nel pagamento dei crediti delle imprese che, dopo aver svolto i lavori e anticipato il costo di materiali e personale per diverse centinaia di migliaia di euro, non trovando liquidità, con esposizioni bancarie non più sostenibili stanno mettendo a rischio la loro sopravvivenza” sostiene il responsabile cittadino FI. Un allarme confortato dai professionisti dell’associazione Sulmona Città Sicura che i dirigenti di Forza Italia hanno incontrato sabato pomeriggio per fare il punto soprattutto sulla situazione del centro storico, sempre più povero, con appena tremila residenti a fronte di una popolazione complessiva di 24.454 abitanti. L’associazione dal canto suo ha ribadito l’obiettivo di innalzare il livello di prevenzione degli edifici privati attraverso la loro conoscenza strutturale che indichi le criticità che devono essere affrontate con interventi edilizi affinché in caso di sisma si possano limitare il più possibile i danni a persone e cose. Quindi la rappresentanza dei tecnici di Scs ha illustrato il lavoro in corso di svolgimento che è rivolto alla schedatura degli edifici. Una prima fase questa che vedrà interessato il centro storico di Sulmona e in una seconda fase le zone esterne al nucleo antico. “Nel corso dell’incontro è stata anche discussa la modalità di gestione del post sisma 2016 (Amatrice, 24 agosto 2016) che impostata male dal governo e dal commissario Vasco Errani non sta portando alcun risultato concreto – sottolinea Menchinelli – una gestione abruzzese del sisma 2016 con le pratiche edilizie  affidate ad un solo ufficio con sede a Teramo sprovvisto di idoneo personale e che sta sfiancando con le lunghe attese amministratori e cittadini del centro Abruzzo. Sono centinaia le pratiche bloccate negli scaffali di un ufficio sisma fantasma. Un modello di gestione della fase post sisma che sta facendo rimpiangere il modello L’Aquila 2009 voluto da Berlusconi e Bertolaso che di certo ha dato concrete risposte nel breve e medio periodo”. Nel corso dell’incontro si è anche affrontato il futuro degli uffici territoriali per la ricostruzione (UTR) che secondo le scelte del governo Gentiloni dovrebbero chiudere i battenti a maggio prossimo. “Altra scelta sbagliata questa, perché accentrare l’esame delle pratiche presso l’ufficio centrale per ricostruzione di Fossa (USRC) sarebbe un altro schiaffo ai territori delle aree interne. Ne conseguirà un rallentamento delle istruttorie e di tutta la ricostruzione in generale e per questo riteniamo che sia inconcepibile in questa fase fermare una filiera che sta ben lavorando. L’impegno che il nuovo governo e i parlamentari abruzzesi eletti dovranno affrontare è quello di rivedere il provvedimento che dispone la chiusura degli UTR” conclude il coordinatore cittadino di Forza Italia.