DAL CIBO E DA OVIDIO NASCE “L’OVIDIARCIMBOLDO”

Un omaggio alla figura del poeta Ovidio rappresentato alla maniera dell’Arcimboldo: aglio rosso, funghi, tartufi, carne, zucche e altri prodotti della Valle Peligna che sono al centro dell’opera degli artisti Alessandro Monticelli e Claudio Pagone. La tela realizzata dai due artisti sulmonesi ritrae la testa del sommo poeta nella sua posa scultorea attraverso la combinazione dei prodotti alimentari frutto del Centro Abruzzo. “Il nostro intento ĆØ stato quello di dipingere in maniera non classica”, affermano i due autori protagonisti di un sodalizio artistico che va avanti con successo da oltre 20 anni, “pur ispirandoci ad un pittore classico ma unico come Giuseppe Arcimboldo. Attraverso la scoperta dei prodotti della nostra terra prende forma il volto del nostro piĆ¹ illustre concittadino che spesso nelle sue opere ha scritto ed esaltato le prelibatezze della sua terra natia”. Nella cornice dipinta si svela in alto il volto barbuto del mascherone della Fontana del Vecchio, un’opera che rappresenta una tra le piĆ¹ importanti testimonianze dell’epoca rinascimentale sulmonese. “Il nostro OvidiArcimboldo si propone come celebrazione giocosa ma ricca di significati nascosti attraverso un’alchimia antica ma sempre attuale”, concludono Monticelli e Pagone. L’opera ĆØ stata commissionata dal Gruppo Pingue Conad per celebrare i 40 anni di attivitĆ  aziendali. “Quest’opera ĆØ un’altra tappa nella celebrazione dei 40 anni del ramo distributivo PingueConad del nostro gruppo”, afferma l’amministratore Fabio Spinosa Pingue, “noi continuiamo ad investire in cultura in questa terra straordinaria che ĆØ lā€™Abruzzo una parte di quello che riusciamo a produrre con le nostre attivitĆ . E per lā€™imminente futuro stiamo lavorando per nuove iniziative in piena sintonia con lo spirito delle celebrazioni del Bimillenario Ovidiano. Oggi nelle comunitĆ  evolute i modelli che funzionano mettono insieme la buona amministrazione, la societĆ  civile e la generositĆ  ed il mecenatismo delle aziende”.