CONTI, SI CERCANO ANCORA IL BOSSOLO DELLA PISTOLA E LA LETTERA SPEDITA

Ad una settimana dalla tragedia indagano a tutto campo i Ros dell’Aquila per fare piena luce sul movente del suicidio del generale Guido Conti. I Carabinieri del Raggruppamento operativo speciale stanno passando al setaccio tutti i rapporti personali del generale, non escludendo dal campo d’indagine nĆ© familiari e parenti stretti, nĆ© amici e conoscenti, insomma l’ambito di tutte le frequentazioni dell’ufficiale. Ma tra i tanti misteri della tragica vicenda risalta anche quello del bossolo del proiettile esploso dal generale non ancora rinvenuto, nonostante le insistenti ricerche sul luogo del suicidio. Come pure non c’ĆØ ancora traccia della lettera che il generale avrebbe spedito qualche ora prima della morte. Mentre perizie calligrafiche verranno disposte sulle lettere lasciate sul luogo della tragedia. Intanto parrebbe che gli investigatori siano prossimi ad un accertamento balistico sulla pistola calibro 9, usata dal generale per esplodere il colpo alla tempia che lo ha ucciso, cosƬ da approfondire ulteriormente la dinamica del tragico fatto. Infine ĆØ stata sequestrata la Smart utilizzata da Conti per il suo ultimo viaggio tra Sulmona e le campagne di Pacentro, dove il suo corpo senza vita ĆØ stato ritrovato nella serata di una settimana fa, il 17 novembre scorso. La Smart sarebbe stata messa a disposizione degli inquirenti appena dopo la tragedia. Sequestri sarebbero stati compiuti anche nell’abitazione presa in fitto dal generale a Policoro, in provincia di Matera, dove si era stabilito appena avviato il lavoro con la Total.