VERTICE DELLA MAGGIORANZA RINVIATO MA I CAPIGRUPPO TORNANO SUL NODO PD

Il vertice della maggioranza è stato rinviato a domani. Le incombenze del bilancio, ufficialmente, hanno determinato il rinvio di un confronto molto atteso nella coalizione civica. Intanto per allentare le tensioni interne la maggioranza torna all’attacco della minoranza Pd, sul caso della negata costituzione del gruppo consiliare dem. “Non prendiamo lezioni da chi ha dimostrato di giocare con i problemi della città, non prendiamo lezioni da chi si comporta come tribuno della plebe a Sulmona e contestualmente come cicisbeo nelle sedi romane.
Se queste sono le premesse non ci resta che augurare a tutti loro un buon…prefetto” sostengono i capigruppo di maggioranza. Per i capigruppo il Pd sulmonese versa in “stato confusionale”. “Un partito schizofrenico costituito da epurati e cospiratori di lunga datazione storica” accusano i capigruppo, alcuni dei quali avendo militato nel Pd conoscono bene certe vicissitudini interne. “D’altro canto anche gli stessi “richiedenti” erano civici durante le ultime elezioni, dimenticando tuttavia di essere del partito democratico nella consiliatura del sindaco Ranalli, fatto cadere poi proprio da loro” continuano i capigruppo, non convinti che il “purgatorio” per i civici guidati un anno fa dal candidato sindaco Bruno Di Masci abbia avuto già termine. Una cronistoria breve quella dei capigruppo, sia pure con qualche omissione “storica”, per tornare su una polemica che comunque sia sembra destinata a spegnersi entro i prossimi giorni, con la maggioranza e la giunta Casini che dovranno sciogliere nodi e tensioni, al loro interno, che non giovano al governo della città.