IL VESCOVO SPINA SALUTA LA DIOCESI: SARETE SEMPRE NEL MIO CUORE
“Il primo amore non si scorda mai, sarete sempre nel mio cuore e nelle mie preghiere”. E’ la conclusione dell’omelia che il vescovo Angelo Spina ha pronunciato questo pomeriggio nella messa solenne concelebrata con tutti i sacerdoti della diocesi, per il suo saluto di congedo alla comunità diocesana di Sulmona-Valva. Una grande folla ha partecipato alla celebrazione nella Cattedrale di S.Panfilo, animata dai canti liturgici eseguiti dalla Cappella musicale Pamphiliana diretta dal maestro Alessandro Sabatini. Nell’omelia il vescovo ha ripercorso in sintesi i dieci anni di ministero pastorale nella diocesi. Ha ricordato le numerose tappe della missione svolta, portando attenzione ad ogni comunità parrocchiale, alle famiglie, ai giovani, agli anziani e malati. Dieci anni segnati da momenti straordinari come la visita del papa Benedetto XVI in occasione del Giubileo Celestiniano ed altri momenti che hanno reso costante e proficuo il rapporto tra la comunità diocesana e il suo pastore. Un contatto reso vivo anche dal sapiente uso dei mezzi di comunicazione, attraverso la pubblicazione di un periodico dedicato alla vita della diocesi e un settimanale trasmesso dall’emittente locale Onda Tv, curato dall’ufficio Comunicazioni sociali. “a chi ho fatto torto, a chi ho offeso, a chi non ho dato buon esempio chiedo perdono – ha proseguito il pastore – mi affido alle vostre preghiere e alla misericordi di Dio”. “Adesso bisogna guardare avanti” ha concluso il vescovo, esortando tutti a pregare per lui e la sua nuova missione nell’arcidiocesi di Ancona-Osimo e soprattutto per il successore che papa Francesco chiamerà alla guida della diocesi di Sulmona-Valva. Il vescovo è stato accolto in cattedrale da un lungo applauso, così come un applauso ha sottolineato la conclusione dell’omelia. Presenti anche le autorità civili e militari e alcune rappresentanze di associazioni del laicato, come l’Arciconfraternita SS.Trinità, l’Unitalsi, i Cavalieri del Santo Sepolcro, i dirigenti dell’Azione cattolica. Prima di congedarsi dalla comunità il vescovo è sceso nella cripta per rendere omaggio a S.Panfilo, patrono della città e della diocesi.
