FESTA NEL SUPERCARCERE PER I DUECENTO ANNI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA (video)

E’ stato celebrato questa mattina nella sala conferenze del supercarcere di Sulmona il Bicentenario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria, alla presenza del sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli. In una sala gremita da autoritĆ  civili e militari, tra le quali il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini. il presidente del Tribunale, Giorgio Di Benedetto e il Provveditore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria dell’Abruzzo, Cinzia Calandrino. Il sottosegretario Chiavaroli ha sottolineato l’importanza che il corpo di polizia penitenziaria ricopre per il buon andamento e la sicurezza della societĆ . “Infatti quello che succede nel carcere si ripercuote sulla comunitĆ  – ha precisato il sottosegretario – quando la recidiva ĆØ alta significa che il carcere ha fallito, se invece ĆØ bassa significa che il carcere funziona”. Sulle carenze di personale nelle carceri Chiavaroli ha ricordato che entro l’anno saranno assunti altri 909 agenti penitenziari, proprio per risolvere questo problema rendendo equilibrati i carichi di lavoro per la polizia penitenziaria. “Le strutture carcerarie oggi vivono criticitĆ  complesse, dovute alla presenza di stranieri e al rischio del terrorismo – ha continuato il sottosegretario – problemi che vengono affrontati dal personale grazie alla formazione ed istruzione che si fa nelle nostre scuole, tra le quali quella di Sulmona, alla quale va il mio ringraziamento”. Il provveditore Dap, Cinzia Calandrino, ha espresso l’augurio che la politica sia sensibile alle necessitĆ  piĆ¹ urgenti del mondo penitenziario, a cominciare da quelle riguardanti le carenze di personale. “Sono qui a Sulmona per esprimere un segno di concreto ringraziamento a tutto il personale penitenziario, soprattutto pensando alle difficoltĆ  affrontate ogni giorno e ancor piĆ¹ in casi di emergenza, come ĆØ avvenuto al tempo del terremoto” ha sottolineato il provveditore. Infine il direttore del supercarcere di via Lamaccio, Sergio Romice, ha ricordato l’impegno della dirigenza del penitenziario per favorire l’avvicinamento della comunitĆ  locale ai detenuti, soprattutto attraverso iniziative di cultura che danno impulso alla risocializzazione dei detenuti. “Ogni giorno ci sforziamo di assicurare i servizi nell’istituto, secondo anche le risorse disponibili e con qualche sacrificio sopportato dal personale – ha concluso Romice – ma ogni giorno adempiamo tutti puntualmente al nostro dovere”. A conclusione della cerimonia il taglio della torta per chiudere in bellezza il festeggiamento dei duecento anni di vita del corpo di polizia penitenziaria.