ALLEVATORI PROTESTANO: SAGRE PAESANE COME DISCOUNT. PRO LOCO, ACCUSA INGIUSTA

E’ scontro tra l’associazione degli allevatori Cospa e le Pro Loco provinciali sulle sagre dei paesi. Il presidente Cospa, Dino Rossi, ha infatti dichiarato che le sagre sarebbero sempre piĆ¹ simili a discount dove c’ĆØ di tutto ma spesso non esistono piĆ¹ prodotti tipici del territorio. Rossi ammette che esistono regole rigide da rispettare dettate da esigenze di sanitĆ , per esempio ma osserva, a titolo di esempio, che “molto spesso vengono cucinati gnocchi, acquistati anche loro, con salsa di pomodoro commerciale, serviti con una spolverata di parmigiano e non con il pecorino locale come da tradizione. I muri dei paesi tappezzati di manifesti forvianti con scritte invitanti come ā€œformaggio di montagna, ā€œle magnĆ  de na voteā€, ma nessuno sponsorizza le ditte locali”. Una dura reprimenda per chi organizza le sagre e poi Rossi prende di petto le pro loco: “In Abruzzo ā€“ prosegue ā€“ ci sono parecchie aziende di prodotti tipici, come formaggi, dolci, passata di pomodoro, olio e vino, molte di queste hanno ancora i magazzini pieni a causa della neve e degli eventi tellurici che hanno intimorito i turisti, ma nessuno delle pro-loco si sono poste il problema, hanno seguitato come di abitudine ad acquistare ai fornitori della grande distribuzione”. Arriva immediata la replica del presidente delle Pro Loco della provincia aquilana, Raffaele Disanti. “Il presidente di una pro loco tiene sempre al proprio territorio e tende ad acquistare prodotti genuini e a chilometro zero ove possibile – spiega Disanti – in quanto non sempre il buon contadino della porta accanto ha le certificazioni necessarie riconosciute dalla Asl, oppure ĆØ iscritto nell’apposito registro che poi obbliga a fatturare regolarmente.Ā Capisco il ruolo della Cospa e l’importanza dei nostri allevatori, in un momento cosƬ difficile per il nostro territorio, ma sfogarsi su chi gratis, da volontario si prende responsabilitĆ  tutti i giorni e lavora sodo per portare il prodotto tipico sul territorio mi sembra ingiusto”. Disanti poi ricorda che “questa estate abbiamo avuto pubblicizzate le eccellenze culinarie d’Abruzzo in quasi tutti i paesi; se si conoscono prodotti tipici come ad esempio l’Aglio Rosso di Sulmona ĆØ anche grazie alla pro loco che con un importante convegno annuale e sagra, in collaborazione con il Consorzio dell’Aglio Rosso, investe tempo e risorse non certo in una confezione di aglio di dubbia provenienza magari acquistata a quattro soldi, ma, la pro loco si relaziona con contadini del luogo che dopo aver espletato tutte le incombenze burocratiche puĆ² vendere tranquillamente ai suoi paesani un prodotto certificato e di qualitĆ  che tutti apprezzano da oltre 20 anni”. “In Abruzzo abbiamo 290 Pro Loco e oltre 30.000 volontari a cui va il mio plauso come Presidente Provinciale UNPLI L’Aquila e Consigliere Regionale UNPLI Abruzzo che fanno giornalmente conoscere a coloro che vengono da lontano le tipicitĆ  della nostra amata terra d’Abruzzo” conclude Disanti.