UFFICI DELLA SENATRICE BLUNDO IN UN IMMOBILE PIGNORATO, ESPOSTO IN PROCURA. LA SENATRICE: TUTTO LECITO

La senatrice pentastellata Enza Blundo si sarebbe inserita “strumentalmente” in un procedimento giudiziario di vendita di un immobile, sospendendone l’iter, stabilendo in un’abitazione soggetta a pignoramento il proprio ufficio territoriale di parlamentare. Con questa motivazione Antonino Maccarrone., uno dei creditori di un commerciante sulmonese, ha deciso di rivolgersi alla magistratura, inviando sul caso un dettagliato esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Sulmona. La storia risale ad otto anni fa, quando Maccarrone decide di investire il denaro ricevuto dal ministero dell’Interno, al fine di un suo reinserimento sociale, dopo aver saldato il proprio conto con la giustizia, nell’acquisire un bar. Al socio, come caparra, Maccarrone versa la somma di 25mila euro. La somma restante sarebbe stata versata da Maccarrone al momento della firma del contratto. Ma l’affare non si conclude, perchĆ© il socio-titolare del bar finisce nelle grinfie degli usurai, sopportando difficoltĆ  economiche che non gli consentono di restituire la somma avuta come caparra dell’acquisto del bar. A questo punto Maccarrone decide di adire le vie legali. L’azione giudiziaria viene intrapresa insieme ad altri creditori. Si arriva alle battute finali del caso giudiziario, ad un passo dalla vendita dell’immobile, dal valore stimato sui 150mila euro. Una somma che permetterebbe ai creditori di avere le somme loro spettanti. Ma arriva l’iniziativa della senatrice del M5S sollecitata dal barista in difficoltĆ  e l’insediamento nell’immobile pignorato degli uffici territoriali della parlamentare scongiura la vendita giudiziaria dello stesso immobile.Ā In una lettera al presidente del Senato Pietro Grasso, al prefetto, al procuratore e al questore dell’Aquila, al sindaco di Sulmona e al comandante dei carabinieri e della Finanza di Sulmona, la senatrice comunica che dal 15 maggio ha istituito il suo ufficio di parlamentare del territorio, nellā€™immobile dellā€™esercente, per svolgere attivitĆ  sul territorio e custodire materiale relativo alla sua attivitĆ . Nella lettera la senatrice scrive che Ā«alla luce dei princƬpi e dei beni protetti, ogni azione che preveda lā€™intromissione da parte di terzi nel suddetto domicilio, per perquisizioni personali o domiciliari, ispezioni personali, o atti di sequestro o esproprio, dovrĆ  essere soggetta alla preventiva autorizzazione del SenatoĀ». Maccarrone reagisce all’iniziativa della parlamentare protestando perchĆ© un suo legittimo interesse e diritto riconosciuto sarebbe stato ostacolato dall’azione della parlamentare. Ā«Ćˆ assurdo, perchĆ© lā€™intervento ha favorito una persona danneggiandone altreĀ», scrive nellā€™esposto il creditore. Ā«Chiedo alla Procura di fare luce su questo caso, che penalizza i miei legittimi interessi e diritti riconosciuti. Non ĆØ accettabile per me, come per qualsiasi altro cittadino, dover soccombere e subire una simile beffa. Ora, senza un lavoroĀ», prosegue, Ā«devo fare i conti con tanti disagi quotidiani, per sostenere mia moglie e mio figlio minorenne, tutto questo significa subire una grave ingiustizia alla quale bisogna porre riparo, restituendomi il denaro e accertando quanto avvenuto. La giustizia deve fare il suo corso e anche se quanto accaduto fosse stato ispirato da scopi umanitari, nei riguardi del mio debitore, bisogna sapere che ĆØ stato inflitto un danno enorme a me e alla mia famiglia. Pretendo giustiziaĀ» della sua iniziativa. Dal canto suo la senatrice Blundo ha spiegato che Ā«la persona che si ĆØ rivolta a me ĆØ stata vittima di usura e ha avuto il provvedimento dellā€™ente che lo tutela, ma poi tutto ĆØ rimasto bloccato e non aveva ricevuto i soldi che gli spettavano. Avrebbe ricevuto il pignoramento, allora io prima mi sono informata sulla veridicitĆ  dei fatti e lā€™onestĆ  delle persone. E poi gli ho proposto di mettere il mio ufficio politico in quellā€™immobile. ƈ una cosa che come M5S abbiamo fatto altre volte. Io lā€™ho giĆ  fatto sullā€™Aquila e lā€™ho comunicato pubblicamente. E la persona che ho aiutato ha poi avuto, a seguito del mio intervento per il blocco del pignoramento della casa abitata dalla mamma anziana disabile, la disponibilitĆ  da parte della banca a rivedere il debito e sta restituendo a rate quanto dovuto. Questo ci tengo a dirlo. Come me hanno agito, in altri casi, anche altri colleghi Moronese, Giarrusso, Lombardi. Il creditore che ha fatto lā€™esposto? Come lui ce ne sono altri. Se il barista ha avuto un impedimento, questo signore non puĆ² mettere in mezzo alla strada una famiglia. Lā€™esposto non mi toccaĀ».