BIANCHI: REGIONE NON E’ TRASPARENTE SU CHIUSURA DELLA BIBLIOTECA APC

“La Regione non è trasparente sulla vicenda della chiusura della sede dell’Agenzia promozione culturale”. Ad affermarlo è il consigliere comunale Elisabetta Bianchi, alla quale la direzione generale della Regione ha negato l’accesso agli atti. “Avevo chiesto di conoscere l’atto con il quale la direzione del servizio patrimonio della Regione ha disposto la chiusura della sede dell’agenzia promozione culturale – ha spiegato Bianchi – dopo un mese di attesa inutile e dietro mio sollecito la risposta è arrivata, negandomi però di conoscere l’atto, che a questo punto non so nemmeno se esista veramente”. Per Elisabetta Bianchi “non è stata una dimostrazione di trasparenza amministrativa sia nei riguardi di un consigliere comunale, che nei riguardi di tutti i cittadini, che hanno il diritto di conoscere atti emanati da enti pubblici”. In buona sostanza gli uffici regionali hanno risposto alla posta certificata del consigliere comunale chiarendo che non è legittimato il consigliere comunale ad entrare in possesso degli atti che invece possono essere portati a conoscenza del solo sindaco, in qualità di rappresentante legale del Comune. “Una risposta che mi lascia molto perplessa – ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia – ma chiederò gli atti al sindaco Casini”. La Regione si è limitata a precisare notizie già conosciute, come quella che l’atto è stato motivato dall’esito di una verifica sismica e statica dell’edificio della sede Apc. Ma non è dato sapere chi ha disposto anche dal punto di vista tecnico quella chiusura. La corrispondenza tra il consigliere comunale e la Regione comunque sarà portata all’attenzione del Prefetto dell’Aquila, per accertare fino in fondo la correttezza o meno del comportamento della Regione stessa. Intanto, guardando avanti, il consigliere Bianchi, in attesa dei lavori di messa in sicurezza della struttura di piazza Venezuela, ha proposto che la biblioteca Apc venga collocata nei locali che un tempo ospitavano la Cassa di Risparmio, oggi Bper, in corso Ovidio. “Potrebbero essere locali utili – ha concluso il consigliere – una collocazione come questa andrebbe anche a rianimare il centro storico, oggi privo di tante strutture, a cominciare dal Liceo classico”. Non è da escludere peraltro che anche Biblioteca comunale, chiusa da quasi dieci anni, potrebbe trovare collocazione temporanea in quegli stessi locali.