VENDUTA ALL’ASTA VILLA VALERI, FU IL SIMBOLO DI UN “PICCOLO IMPERO” (video)

A lungo è stato uno dei simboli del “piccolo impero” che l’imprenditore Ennio Valeri era riuscito a costruire a cavallo tra la metà degli anni Settanta e gli anni Ottanta. Per novantaquattromila euro, in questi giorni, è stata venduta villa Valeri, appartenuta all’imprenditore titolare di importanti imprese dell’edilizia e dell’indotto e proprietario dell’emittente radiotelevisiva Videoesse che in quegli stessi anni ebbe grande successo nella provincia aquilana, non solo a Sulmona, meritando di essere collocata tra le migliori emittenti televisive abruzzesi. La villa, in evidente stato di abbandono e degrado, portando tutti i segni del tempo, sorge sulla strada dell’Ancinara, un’ampia distesa di terreni coltivati e costruzioni isolate, come oasi, ai confini tra Sulmona e Pacentro e venne costruita su terreni della famiglia Valeri, estendendosi su una superficie di 3400 metri quadrati. Dotata di un gazebo, fondaco e ripostigli, un magazzino e una piscina, la villa è stata venduta ad una sulmonese, per un’offerta inferiore alla base d’asta fissata ma essendo l’unica offerente, è stata anche l’aggiudicataria della villa. L’operazione, avviata nel 2008 con una procedura esecutiva immobiliare, si è conclusa dopo quasi dieci anni, nello studio dell’avvocato Margherita Faraglia. Quella villa è stato il simbolo di un’epoca ormai tramontata. L’imprenditore Valeri in quella villa ebbe numerosi incontri con altri imprenditori, ai tempi del costruendo centro commerciale di via Sallustio, al centro di lunghe e intricate vicende giudiziarie. Giudici, avvocati e processi, in anni entusiasmanti e nello stesso tempo impervi, entrarono di prepotenza nella quotidianità dell’imprenditore, per via di quel centro commerciale. E lo scontro fu giudiziario e politico, tra l’imprenditore e le amministrazioni comunali di quel tempo, dominato da personalità che contavano non solo a Sulmona ma anche in ambito regionale. E lo scontro politico-giudiziario finì per sfociare in guerra aperta tra Valeri e l’allora sindaco Franco La Civita, suo compagno di gioventù, con lui in maglia biancorossa, nel Sulmona calcio. Valeri, per un periodo, fu anche presidente sia del calcio che della pallavolo sulmonese. In quella villa Valeri incontrava anche personalità di rango della politica, non solo imprenditori, ai tempi del nascente centro commerciale e della televisione, gioiello di famiglia. In quella villa nacquero e tramontarono tanti sogni, compreso quello dell’affare di Villa Sardi, che ha segnato poi l’avvio del declino dell’imprenditore Valeri. Progetti in una città che guardava ancora al futuro, non ancora impigliata in troppi problemi, né ancora in clima di declino. Poi il lento crepuscolo dell’imprenditore si è accompagnato alla fine del sogno del centro commerciale, passato in altre mani e allo “spegnimento” della tv tanto promettente quanto esposta ai contraccolpi della fine di quel sogno. Anche in quella villa, i cui cancelli altri proprietari adesso riapriranno, si è vissuto un capitolo della storia della città.