IL PD AL SINDACO: ORA SERVE UNO SCATTO D’ORGOGLIO, NOI FORZA PROPOSITIVA

“E’ necessario uno scatto di orgoglio che veda protagonista in primis il sindaco cui chiediamo di porre in essere ogni possibile iniziativa per portare a buon fine una vicenda che si trascina da fin troppo tempo, con grave pregiudizio di decine di lavoratori e loro familiari. Chiedendo a tal fine, ove lo ritenga necessario, il coinvolgimento di istituzioni, forze politiche e sociali cittadine, provinciali e regionali”. E’ l’appello che lancia il segretario del circolo Pd sulmonese, Sergio Dante, alla luce delle ultime emergenze, il nodo dei lavoratori delle cooperative e quello della macchina comunale, che procede a rilento, sempre più impacciata. Il Pd annuncia anche una conferenza politico-programmatica per avviare una riflessione e riaprire un dibattito in città, che da troppo tempo manca, tra troppi personalismi e protagonismi sterili e di mero sapore propagandistico ma assai poco concreti per il bene della città, in grave sofferenza. Il Pd dunque si esprime sulle emergenze che affliggono la città, provocando disagio, malumori e proteste, a conclusione dell’incontro della segreteria riunita ieri sera nella sede di corso Ovidio. “La situazione politico-amministrativa che in questi ultimi giorni è venuta prepotentemente alla ribalta, preoccupa notevolmente quanti hanno a cuore le sorti di questa città e, a maggior ragione, un partito, quale il nostro, che si propone quale strumento di partecipazione democratica alla vita politica e sociale cittadina per iscritti e simpatizzanti” sottolinea Dante. “I dossier che sono all’attenzione riguardano problematiche complesse e di non facile soluzione. A partire dalla drammatica situazione dei lavoratori del Comune inquadrati nelle cooperative che da tempo immemore, ormai, assicuravano servizi essenziali per l’amministrazione e per i quali bisogna espletare le previste procedure per una loro rinnovata conferma,a tutt’oggi non proprio all’orizzonte. Il lassismo con il quale si è affrontata la tematica con ritardi burocratici biblici, quand’anche giustificati da contingenti difficoltà degli uffici preposti, è francamente inammissibile” prosegue il segretario Pd. “L’inefficienza degli uffici comunali acclarata, non da ultimo, dalla minacciata protesta da parte delle associazioni di categoria dei costruttori e degli ordini professionali dei geometri, ingegneri e architetti che lamentano la sostanziale chiusura dell’ “Ufficio Sisma”, con la mancata utilizzazione dei cospicui fondi a disposizione (con il rischio, per altro di perderli), non può essere derubricata a momentanea difficoltà – precisa Dante – c’è un problema strutturale di evidente riorganizzazione della macchina burocratica comunale a cui occorre mettere mano”. Prendendo spunto da questo quadro decisamente poco confortante, i democratici lanciano anche l’idea di una Conferenza politico-programmatica, “chiamando a raccolta le energie vitali della città per dotarsi di obiettivi di rinnovato sviluppo possibili, prendendo atto con coraggio di quali siano le criticità dell’attuale situazione socio-economica. Uno sforzo che vuole essere il contributo propositivo per restituire speranza alla città e al territorio”.