APPLAUSI A SCENA APERTA PER L’AIDA AL TEATRO “CANIGLIA” STRAPIENO

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Dopo il successo della Boheme di Giacomo Puccini nel 2014 (clicca) e della Carmen di Georges Bizet lo scorso anno (clicca),Ā  il Coro dellā€™Opera di Parma, diretto dal maestro Emiliano Esposito, accompagnato dallā€™Orchestra Sinfonica Terre Verdiane diretta dal maestro Valter Borin, ĆØ tornato ad accendere ed appassionare il pubblico del Teatro Maria Caniglia con Aida, una delle opere piĆ¹ note di Giuseppe Verdi (1813-1901), nellā€™ambito della 64esima Stagione Concertistica della Camerata Musicale Sulmonese, promossa in collaborazione con allā€™Ateneo Internazionale della Lirica di Sulmona.Ā 

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IL DRAMMA LIRICO

Aida ĆØ un’opera del genio di Busseto su libretto di Antonio Ghislanzoni, suddivisa in quattro atti. Commissionata dal vicerĆ© d’Egitto Isma’il PasciĆ  come inno per celebrare l’apertura del Canale di Suez (1868), venne inizialmente rifiutata dal maestro poichĆ© non incline a comporre musica d’occasione. Atteggiamento che cambiĆ² radicalmente da parte di Giuseppe Verdi quando lā€™invito fu indirizzato verso la composizione di un’opera per l’inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo. L’Aida andĆ² in scena perla prima volta la sera della vigilia di Natale del 1871 presso il Teatro chedivale dell’Opera, diretta dal maestro Giovanni Bottesini.

Nella rappresentazione sulmonese del regista Pierluigi Cassano e nella realizzazioni delle scene e costumi da parte di Artemio Cabassi e Arte scenica, la visione classica dellā€™opera ĆØ vincente: l’Antico Egitto ĆØ rappresentato secondo tradizione e nella totalitĆ  dell’opera nulla di palesemente nuovo ĆØ pensato ed ideato, se non per la presenza dei giovani ballerini del Centro Studi Danza della cittĆ  di Popoli che hanno sostituito, nel secondo atto la celebrazione del trionfo del Re dā€™Egitto. Lā€™Aida ĆØ un opera classica e molto nota, ma non per questo ĆØ semplice da mettere in scena o da proporre al pubblico. Lā€™aspetto trionfalista e corale deve alternarsi allā€™intimismo ed ai sentimenti dei protagonisti che peraltro, nei momenti chiave della trama, prevalgono sulle scene dā€™insieme.

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Dal punto di vista musicale ĆØ stata una pregevole esecuzione. Il maestro Valter Borin ha proposto unaĀ  direzione scorrevole, elegante e precisa durante l’intera serata, coaudiuvato da una compagine di musicisti sempre attenti e di ottimo livello- Le interpretazioni del coro e dei cantati solisti sono state eterogenee e ben amalgamate con la forte presenza scenica di Stefanna Kybalova (Aida), la ieraticitĆ  e severitĆ  di Cristina Melis (Amneris) e Antonio Maranis (Re dā€™Egitto) e la voce piena di Ignacio Encinas (Radames) che ha sostituito con tempestivitĆ  il tenore Nicola Ungari Ricciotti, convocato nei giorni precedenti presso il Teatro alla Scala di Milano.

Un ottimo trionfo dunque da un Teatro Maria Caniglia tutto esaurito, dove si ĆØ registrata anche la presenza del sindaco di Sulmona Annamaria Casini, del presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio e dellā€™assessore Alessandra Vella, che fa ben sperare per il rilancio della cultura cittadina attraverso eventi musicali molto popolari e non solo.

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Prossimo appuntamento

Domenica 27 novembre, ore 17.30 presso il Cinema Teatro Pacifico si esibirĆ  ES TRIO (Laura Gorna, violino – Cecilia Radic, violoncello – Laura Manzini, pianoforte). Verranno proposti brani di Robert Schumann (1810-1856) e Felix Mendelssohn (1809 -1847) .Per informazioni e prenotazioni sullā€™evento e sullā€™intera stagione concertistica rivolgersi alla sede dellā€™associazione in Vico dei Sardi 9 (tel. 0864-212207) oppure visitare il sito www.cameratamusicalesulmonese.it

Lucrezia Daniele

 

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