SANITA’, LA ASL A CACCIA DEI DIPENDENTI “IMBOSCATI”

La Asl L’Aquila-Sulmona-Avezzano indaga su 254 dipendenti presunti “imboscati”. Il caso è stato sollevato da una segnalazione della Cgil-Funzione pubblica e riguarda quella parte di personale che assunta per svolgere mansioni nel settore sanitario, a cominciare dagli infermieri, si ritrova con il tempo ma anche in tappe celeri, a svolgere altre mansioni, imboscandosi appunto negli uffici. Il caso investe gli ospedali di Sulmona, Castel di Sangro, L’Aquila, Avezzano, Pescina e Tagliacozzo, insomma tutta la sfera dei presidi ospedalieri dell’azienda. E’ probabile che entro il prossimo ottobre l’indagine e gli accertamenti dell’azienda, avviati dal nuovo direttore generale Rinaldo Tordera, saranno conclusi e verranno presi i primi provvedimenti. Si tratterà di accertare quanti dei dipendenti sotto osservazione sono stati regolarmente trasferiti ad altre mansioni, per ragioni di salute e per esenzioni di legge e quanti invece siano “imboscati” effettivi. Tutto per ridurre ed eliminare quelle “sacche di inefficienza” nei servizi sanitari, cruccio e obiettivo del nuovo manager Asl.