FORTE SCOSSA DI TERREMOTO SENTITA ANCHE A SULMONA E NEL CENTRO ABRUZZO

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AGGIORNAMENTO – Una forte e lunga scossa di terremoto è stata avvertita nel cuore della notte intorno alle 3.36 anche nei paesi della Valle Peligna, oltre che dalle città di tutto l’Abruzzo. Dalle prime informazioni magnitudo 6.1 registrata nella zona della provincia di Rieti. Epicentro: Accumoli in provincia di Rieti (tra Norcia e Amatrice)  con ipocentro a soli 4 chilometri di profondità, durata di 40 secondi. A Sulmona al momento sembrerebbe nessun danno a persone o cose. Torna la paura tra la gente, con la memoria a quel terribile sisma del 2009 che devastò L’Aquila. Finestre illuminate nelle case, qualcuno è sceso in strada.  Sono i social a svolgere una funzione importante, in cui da diverse parti del centro Abruzzo, nel pescarese e nell’aquilano, stanno raccontando di aver avvertito la scossa in maniera nitida e a lungo anche se non fortissima.  “E’ stato subito attivato il servizio di monitoraggio della Protezione Civile e le squadre stanno procedendo alla verifica dello stato. Ad ora nessuna segnalazione di pericolo. Solo spavento. Si raccomandano le ordinarie attenzioni.

Per informazioni e’ possibile telefonare ai numeri della protezione civile 0864 251134 oppure 252150” è quanto scrive il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, utilizzando Facebook. Anche gli altri sindaci dei paesi della Valle Peligna stanno comunicando sul social il monitoraggio scattato per verificare eventuali danni. A Pacentro il sindaco scrive:  “è già stato attivato il COC. Al momento in paese non risultano danni a cose o persone, tuttavia per coloro che ne sentissero l’esigenza è operativa l’area di primo soccorso dell’AIA Mosca” , mentre il primo cittadino di Pratola scrive: “Abbiamo due squadre di protezione civile operative che stanno monitorando tutte le zone del paese. Il centro operativo comunale è attivo. Per ora tutto ok.
Per qualsiasi evenienza si può chiamare il gruppo di protezione civile al numero 0864 274198”

La popolazione ha avvertito un’altra scossa alle 4.35. Esattamente un’ora dopo. Meno lunga, ma sembra si tratti della stessa entità della precedente. Infatti, dopo il terremoto di magnitudo ML 6.0 delle 03:36 ci sono stati altri eventi sismici nell’area, con due scosse più forti di magnitudo ML 5.1 e ML 5.4 alle 04:32 e alle 04:33 rispettivamente, a 5 km da Norcia (PG), come riporta Ingv.

I recapiti utili della Protezione Civile regionale abruzzese sono 0862311526 e numero verde 800860146

aggiornamenti in corso

 

DAL NAZIONALE.  DUE MORTI. CROLLA AMATRICE

Il capo del Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio ha convocato da subito il Comitato operativo, durante il quale, in un punto stampa, ha detto  “E’ stato firmato un decreto che consente al comitato operativo di operare in piena facolta’ da subito” ha detto Curcio, “Sono stati informati immediatamente i vertici di Palazzo Chigi, il premier e il sottosegretario De Vincenti, che ha partecipato anche al comitato”.”E’ presto per dare bilanci e numeri, ci risultano alcune situazione difficili e ci sono ancora criticita’ importanti in termini di soccorsi, ma evitiamo bollettini che possano essere male interpretati”

Gravissima situazione ad Amatrice. Il sindaco di Amatrice, a pochissimi chilometri dall’epicentro della prima scossa, ha detto a Skytg24 ” Metà paese non c’è più, la gente è sotto le macerie. E’ un dramma Aiutateci” .  Due morti a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata. Una violenta scossa di terremoto, di magnitudo 6, è stata registrata alle 3:36, con epicentro vicino Accumoli, in provincia di Rieti, e con ipocentro a soli 4 chilometri di profondità.  Crolli di edifici sono segnalati ad Accumoli e Amatrice.  Ha detto a RaiNews24 il sindaco di Amatrice che “le strade di accesso sono bloccate”. Il sindaco ha fatto appello ai soccorritori per liberarle. “Su una c’è una frana e un’altra ha un ponte che sta per crollare. La gente si è riunita negli impianti sportivi, siamo senza corrente”. Nel Comune di Accumoli c’è almeno una vittima, e una famiglia di quattro persone – due bambini piccoli e i loro genitori – è sotto le macerie e non da segni di vita. Lo ha detto a RaiNews24 il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci.E’ stata di magnitudo 5.4 la seconda forte scossa di terremoto registrata alle 4:33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità. Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata. Lo confermano i carabinieri. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi, deceduti nello stesso crollo.

Due morti a Pescara del Tronto (Ascoli Piceno), centro devastato dal sisma. Due cadaveri sono stati estratti dalle macerie ad Amatrice, dove metà del paese è distrutto. Tre persone sono morte nel crollo parziale di una casa ad Amatrice. Lo ha detto il sacerdote Fabio Gammarota, che collabora ai soccorsi. Si scava per cercare altre persone.

Tre le scosse più forti. Una di magnitudo 6 è stata registrata alle 3:36. L’epicentro a 2 chilometri da Accumoli (Rieti) e 10 da Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti). L’ipocentro è stato a soli 4 km di profondità.  Seconda e terza scossa sono state registrate alle 4:32 e 4:33. Hanno avuto epicentro in prossimità di Norcia (Perugia), Castelsantangelo sul Nera (Macerata) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Gli ipocentri sono stati tra gli 8 e i 9 km. Oltre 50 finora (alle 6:40) le repliche di magnitudo superiore a 2, cinque delle quali di magnitudo 4 o superiore.Gravissimi danni ad Amatrice, dove il corso principale è devastato. All’inizio della via è in corso un’operazione per salvare sei persone che sono sotto un cumulo di macerie alto almeno dieci metri. “E’ un dramma. Metà paese non c’è più”, ha detto il sindaco, “le strade di accesso sono bloccate”. L’ospedale di Amatrice è inagibile. Feriti e barelle vengono curati anche in strada davanti all’ospedale. Le ambulanze stanno trasferendo i feriti a Rieti, mentre i pazienti del nosocomio vengono trasferiti in altri ospedali. All’arrivo alle porte di Amatrice, provenendo dall’Aquila sulla strada 260 Picente, il Ponte chiamato ‘A tre occhi’ sopra il torrente Castellano è pericolante, si è affossato dopo il crollo di un muro sottostante. Si passa in questo punto solo a piedi o in moto. Fino a un chilometro e mezzo da Amatrice sulla 260 Picente la strada è transitabile. Alla vista non ci sono frane o edifici crollati sulla strada. Già a 15 km da Amatrice nelle frazioni di Montereale (L’Aquila) la gente è in strada. A 10km sono visibili sugli edifici crepe e cadute di intonaco.Situazione molto grave anche ad Accumoli dove c’è almeno una vittima, e una famiglia di quattro persone – due bambini piccoli e i loro genitori – è sotto le macerie e non da segni di vita. Lo ha detto a RaiNews24 il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci.

Due persone sono morte nel crollo della loro abitazione a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata vicina all’epicentro, pochi chilometri prima di Accumoli, provenendo dalla Ss4. Lo confermano i carabinieri. Si tratterebbe di una coppia di anziani coniugi, deceduti nello stesso crollo. “Un unico blocco di macerie sulla strada, si scava”. Questo quello che si vede all’arrivo del paese. “Siamo costretti a lasciare l’ auto e a proseguire a piedi – dice la reporter dell’ANSA – la gente piange mentre cammina e si avvia verso il paese”.E’ stato mobilitato l’Esercito per far fronte all’emergenza. Una componente del 6/o reggimento Genio di Roma, con mezzi speciali, è partita verso le zone colpite dal sisma.

CROLLO SUL GRAN SASSO

Forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo sul Gran Sasso. Lo scrive su Facebook il Rifugio Franchetti, a 2.433 metri. “Ore 3.30: anche noi qui al rifugio siamo stati svegliati da una forte scossa di terremoto, nella nebbia si è sentito un forte rumore di crollo dalla parete est del Corno Piccolo: al momento non si vede di quale entità, ma l’impressione è che sia venuto giù un bel pezzetto di montagna. L’incubo è tornato”, scrivono dal rifugio.
“Noi – aggiungono dal Rifugio Franchetti – stiamo tutti bene, impauriti come tutti certo ma bene: non volevo drammatizzare, solo che è stato un risveglio brusco… Appena ora un’altra scossa sussultoria, meno forte”.
Al momento, dicono, raggiunti al telefono dall’ANSA “non è possibile andare a controllare la situazione perché oltre al buio al momento c’è molta nebbia”.

SINDACO L’AQUILA METTE A DISPOSIZIONE 250 ALLOGGI DEL PROGETTO C.A.S.E.

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha messo a disposizione degli sfollati 250 alloggi del progetto Case, realizzati nel capoluogo abruzzese dopo il terremoto del 2009. Il primo cittadino del capoluogo abruzzese è partito alla volta di Amatrice.

 

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