SULMONA HA CELEBRATO GIUSEPPE CAPOGRASSI

Il pensiero giuridico ed i valori morali che ispirarono l’opera del giurista e filosofo sulmonese Giuseppe Capograssi sono stati al centro della cerimonia solenne di consegna del Premio Capograssi svoltasi questa mattina. Un folto pubblico ha fatto da cornice alla cerimonia del Premio, evento culturale di primo piano, tornato dopo otto anni di pausa forzata. A presiedere la cerimonia Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale. “Sono particolarmente lieto di essere nella cittĆ  di Capograssi, mio insigne maestro di diritto nell’universitĆ  di Macerata – ha detto Grossi – il giurista e filosofo sulmonese ha segnato profondamente la mia vicenda intellettuale, indicando il diritto come trama della civiltĆ , ĆØ stato un personaggio enorme”. Il premio per l’attualitĆ  storica ĆØ stato consegnato ad Ernesto Galli della Loggia, professore di Storia contemporanea ed editorialista del Corriere della Sera, a Gaetano CalabrĆ², professore emerito di Storia delle Dottrine politiche all’UniversitĆ  La Sapienza di Roma, ad Angelo Antonio Cervati, professore emerito di Diritto costituzionale comparato all’UniversitĆ  La Sapienza di Roma. “Il pensiero sul rapporto tra libertĆ  individuale e autoritĆ  dello Stato ĆØ tra le piĆ¹ rilevanti ereditĆ  dell’opera del giurista sulmonese ed il pensiero di Capograssi ha un posto importante nel Novecento – ha sottolineato Galli della Loggia – mentre l’insegnamento che Capograssi lascia al mondo di oggi ĆØ quello dell’importanza della conoscenza e dell’approfondimento della storia, oggi purtroppo l’insegnamento della storia ĆØ stato ridotto nelle scuole e pochi soprattutto tra coloro che svolgono attivitĆ  politica conoscono la storia, elemento essenziale per comprendere la nostra societĆ  e quindi il Paese”. La relazione sui lavori della giuria ĆØ stata curata dal presidente facente funzione professore Francesco Mercadante, che fu anche lui allievo di Capograssi.

 

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