CAMPIONATI ITALIANI SULMONA, IL VENETO SUL PODIO PIU’ ALTO. TRE ORI PER L’ABRUZZO (VIDEO)
E’ la rappresentativa veneta ad imporsi sulla Lombardia sia nella classifica maschile che in quella femminile. Dopo due giornate di sfide appassionanti sulle piste degli impianti in localitĆ Incoronata a Sulmona, ĆØ stato il Veneto a salire sul podio piĆ¹ alto, superando con 583,5 a 579 punti la Lombardia leader delle ultime due edizioni e che giĆ altre 15 volte aveva conquistato il trofeo per regioni. Al terzo posto nella combinata c’ĆØ la Toscana (532,0). Veneto (289), Lombardia (287) e Toscana (268) anche nella classifica Cadetti. Al femminile le prime due posizioni non cambiano: vittoria al Veneto (273,5) sulla Lombardia (266), mentre sul terzo gradino del podio sale il Friuli Venezia Giulia (251).E’ invece la Lombardia a collezionare il maggior numero di vittorie individuali: nove titoli italiani (5 maschili e 4 femminili). Sette in tutto i successi del Veneto, 2 al maschile e 5 tra le cadette. Tre maglie tricolore, quindi, per Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Marche; due per il Trentino e una a testa per Campania, Puglia e Toscana.
Un grande evento per la cittĆ e il territorio, per la prima volta organizzato in Abruzzo. La Valle Peligna ĆØ stata invasa in questi giorni dai colori e la vivacitĆ di oltre milleduecento giovani atleti, in rappresentanza di diciannove regioni, che si sono sfidati sulle piste degli impianti sportivi in localitĆ Incoronata.Ā Tre medaglie dāoro ed una dāargento dunque per lāAbruzzo che corona in questo modo la partecipazione ai Tricolori cadetti ospitati per la prima volta nella nostra Regione grazie allāAmatori Serafini ed alla Fidal che ha scelto Sulmona per il grande evento giovanile. Presente il presidente nazionale della Federazione italiana di atletica leggera Alfio Giomi che ha elogiato lāimpianto Nicola Serafini ed in particolare il comitato organizzatore presieduto da Gino Carrozza. āLa locale societĆ dellāAmatori Serafini ā ha detto ā ha superato alla grande la prova mostrandosi impeccabile. La buona organizzazione si vede quando piove e non quando ĆØ bel tempo. Lāessere riusciti sabato a portare a termine le gare sotto la pioggia per continuare nel migliore dei modi domenica vuol dire che il risultato ĆØ stato ottimoā. Soddisfatto il presidente dellāAmatori Serafini Gino Carrozza: āLāAbruzzo ha dimostrato di essere rappresentato da atleti di valore, la cittĆ ĆØ stata in grado di organizzare una manifestazione cosƬ grande ed il pubblico ĆØ stato numeroso. Queste tre cose messe insieme hanno voluto dimostrare lāeccezionalitĆ dellāevento Per il prossimo anno puntiamo ad organizzare un altro appuntamento di rilievoā.
(CERIMONIA INAUGURAZIONE CON VIDEO E FOTO CLICCA)
LE CLASSIFICHEĀ
80m: Lorenzo Paissan (Trentino) 8.97 (-0.2)
300m: David Zobbio (Lombardia) 35.84
1000m: Abel Campeol (Veneto) 2:35.22
2000m: Giulio Palummieri (Lombardia) 5:47.62
1200st: Manuel Di Primio (Abruzzo) 3:20.51
100hs: Vieri Righi (Toscana) 13.24 (-0.2)
300hs: Leonardo Puca (Abruzzo) 38.95
marcia 5000m: Riccardo Orsoni (Emilia Romagna) 23:11.14
alto: Francesco Ruzza (Veneto) 2,05
asta: Pierre Ahoua (Lombardia) 4,30
lungo: Alessandro Marasco (Campania) 6,67 (+1.1)
triplo: Salvatore Angelozzi (Abruzzo) 14,05 (0.0)
peso: Ronaldo Wickremasinghe (Emilia Romagna) 16,23
disco: Enrico Zangari (Emilia Romagna) 40,73
giavellotto: Simone Bonfanti (Lombardia) 54,34
martello: Giorgio Olivieri (Marche) 64,98
4×100: Lombardia (Sironi-Zobbio-Bergna-Cavalli) 43.98
esathlon: Riccardo Filippini (Lazio) 4270 punti (MPI)Ā
80m: Eleonora Alberti (Lombardia) 10.06 (0.0)
300m: Elisabetta Vandi (Marche) 39.15
1000m: Laura Pellicoro (Lombardia) 3:00.04
2000m: Nadia Battocletti (Trentino) 6:26.71
1200st: Emma Silvestri (Marche) 3:52.52
80hs: Noemy Petagna (Veneto) 11.56 (+0.5)
300hs: Valeria Paccagnella (Lombardia) 44.34
marcia 3000m: Ida Mastrangelo (Puglia) 14:42.17
alto: Rebecca Pavan (Veneto) 1,71
asta: Maria Roberta Gherca (Lazio) 3,50
lungo: Veronica Zanon (Veneto) 5,71 (-0.1)
triplo: Alice Rodiani (Lombardia) 11,80 (+1.4)
peso: Anna Bonato (Veneto) 13,31
disco: Emma Peron (Veneto) 38,28
giavellotto: Carolina Visca (Lazio) 59,20
martello: Isabella Martinis (Friuli Venezia Giulia) 56,78
4×100: Friuli Venezia Giulia (Favero-Sterni-Berton-Donato) 48.36
pentathlon: Fabiola Avoledo (Friuli Venezia Giulia) 4041 punti
Zuccarini medaglia d’argento nei 300 ostacoli
l’aquilano Leonardo Puca medaglia d’oro nei 300 ostacoli
Oro per il teramano Manuel Di Primio (intervista video)
INTERVISTA A SARA SIMEONI
āNon bisogna avere fretta con i giovani, devono lavorare bene ā. Lo ha detto Sara Simeoni ospite a Sulmona per i tricolori Cadetti. Nel 1980 ha conquistato la medaglia dāoro alle Olimpiadi di Mosca. Oltre a quello mondiale ha detenuto il primato italiano per 36 anni. āQuesti campionati cadetti ā ha affermato ā rappresentano un momento importante in quanto i giovani saranno chiamati dopo a compiere scelte per il futuro. Apprezzo inoltre il clima di festa che si registra in queste occasioni grazie ad uno sport vero e genuinoā.
Sara Simeoni come ĆØ cambiata lāatletica giovanile rispetto ai suoi tempi?āA livello di partecipazione ĆØ ancora molto simile ma non avevamo impianti come quelli di adesso e come quello di Sulmona. Eravamo dei pionieri ma lo spirito che unisce le nuove generazioni ĆØ rimasto ugualeā.Nonostante la sua figura di icona dello sport italiano, Sara Simeoni dichiarĆ² anni fa di essere stata emarginata dai potenti dopo aver messo in piedi un progetto per i giovani e per le scuole. Non ĆØ servito aver vinto tutto per affrontare, a carriera finita, il salto piĆ¹ difficile purtroppo non riuscito. āAvevamo cominciato una bella esperienza che non ĆØ stata piĆ¹ continuata per motivi indipendenti dalla mia volontĆ . Lāimpegno ed i risultati ci sono stati ma per qualcuno non ĆØ stato il caso di intraprendere un discorso del genere. Non ĆØ comunque tutto perso. Basta rimboccarsi le maniche e lavorare nella maniera giustaā.
Come deve essere incentrato per Sara Simeoni il lavoro per la valorizzazione dei giovani?
āLavorando con i giovani non si puĆ² pensare di averli un domani per forza in nazionale. Vanno fatti crescere nel modo giusto e adeguato alla loro etĆ . Se si esagera si fa solo male ai ragazzi rischiando di dover aspettare ancora altre generazioni per vedere risultati. Non bisogna avere fretta portando a tutti i costi i giovani a Rio ma si deve avere il tempo necessario e cioĆØ lavorare bene per le Olimpiadi successiveā.