LA PRUDENZA NON E’ MAI TROPPA

IMG (1)“Non esistono montagne assassine ma uomini imprudenti o sfortunati” così recitava un manifesto del Club Alpino Italiano dedicato alla sicurezza in montagna. Alla fatalità è difficile porvi rimedio, ma l’imprudenza è sempre pronta a manifestarsi e può trasformare una tranquilla escursione in una giornata di paura o peggio in tragedia. Come tutte le attività all’aria aperta anche andar per monti comporta alcuni rischi, forse meno che andare in bicicletta su una strada trafficata, di cui però bisogna sempre tenerne conto per prevenirli.

Gli elementi che possono comportare pericoli sono molteplici, ma forse i più importanti sono il terreno su cui si cammina e le condizioni atmosferiche. Anche i più facili sentieri possono nascondere insidie: prendere una “storta” alla caviglia, percorrere un terreno sdrucciolevole e cadere, attraversare tratti esposti al vuoto. Per prevenire queste situazioni è sempre bene dotarsi di attrezzatura adeguata come le calzature, una robusta scarpa o meglio il caro vecchio scarpone, previene molti incidenti. Se non si conosce il sentiero da percorrere è sempre bene informarsi prima di partire sulle eventualità difficoltà da affrontare, se lo si conosce vale la vecchia regola ma sempre attuale: fare attenzione o per meglio dire, guardare dove si mettono i piedi. Può sembrare banale ma molti lo dimenticano. Altro fattore di rischio sono le condizioni atmosferiche che, nel corso della giornata, possono sempre mutare, anche se le previsioni davano bello stabile. Con la bella stagione il pericolo maggiore sono i temporali e i fulmini, sarebbe bene evitarli, ma se ci si trova nel mezzo è necessario prendere semplici accorgimenti come stare lontani da oggetti metallici e da alberi isolati. Altra insidia è la nebbia che può comparire all’improvviso anche in belle giornate e che, se molto fitta, può provocare lo smarrimento su percorsi che si conoscono a memoria. Anche in questi casi è importante la prevenzione, ascoltando le previsioni meteo o più semplicemente tornando sui propri passi alle prime avvisaglie di maltempo. Le montagne rimangono sempre al loro posto e se un giorno ti respingono o non ti va di affrontarle un altro giorno ti accolgono a braccia aperte. Roberto Bezzu